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Da Arni si va in tre ore per un viottolo assai buono all’Altissimo1.
Chi fa l’ascensione del Corchia o della Pania non tralasci di visitare, oltre la Tana de’ Gracchi, la caverna detta Ventaiuola o d’Eolo. Fu scoperta nel 1841 ed esplorata dal Prof. Savi sei anni dopo, fu da lui minutamente descritta. — È una vera meraviglia, un ipogeo tutto a marmi statuarii che s’interna per tre vie nelle viscere della montagna; la più lunga è di 583 metri. D’estate una forte corrente d’aria soffia dall’interno al di fuori; d’inverno dal di fuori nell’interno: quindi il nome di Ventaiuola che le dettero quegli alpigiani.
Itinerario 3°
Da Gallicano alla Pania della Croce
L’Alpinista che volesse ascendere la Pania dalla Garfagnana potrà seguire o l’una o l’altra di queste vie.
Da Gallicano per la pittoresca valle della Turrite di Gallicano si dirigerà a Vergemoli, e quindi per l’Alpe di S. Antonio, girando a settentrione della Paniella per il Grottino e Col di Favilla ai prati di Mosceta. Da Mosceta per la Pania vedi Itinerario a pag. 44.
Da Gallicano alla Pania per questa via che è forse la più agevole e dilettevole, abbisognano 6 o 7 ore. Meglio sarà pernottare a Col di Favilla per fare l’ascensione il giorno dopo.
- ↑ Vedi Ascensione all’Altissimo, pag. 38. — Per altre gite da Arni, vedi pag. 36.