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8 Dell'Historie de' Galli Senoni

Senoni, furono popoli della Gallia Celtica, i quali non lungi habitarono alla Senna, come leggesi nel secondo Libro della guerra Gallica, ne i Commentari di Cesare, in queste medesime parole. Dat negotium Senonibus, reliquisque Gallis, qui finitimi Belgis erant, ut ea, que apud eos gerantur, cognoscant, se seque de his rebus certiorem faciant. Hora questi, soggetti essendo ad Ambigato Rè loro, si come dell'altre nationi di quel Regno, gran moltitudine (come si è detto) sotto la scorta di Belloveso, discese in Italia; così dei medesimi Senoni molti à questo passaggio, in compagnia de gli altri trovandosi, e da Belloveso, nella divisione del Paese, di recente acquistato, furono come gli altri Galli delle fatiche loro, col dono della descritta Regione, ove fermarono le habitationi, premiati; Al nome antico di cui aggiongendo il proprio, chiamarono la medesima Umbria Senonia. Et se bene Polibio, e Livio, hanno scritto, che in Italia i Senoni furono gli ultimi de' Galli a formare le stanze, altro non vollero dire, che solo habitassero l'ultima parte della Gallia Cisalpina, dentro i confini dell'antica Italia, e che fossero dopò la divisione gli ultimi à partir dall'Insubria, per andar ivi a collocare le sedi. E che questo sia il sentimeno verace de i sudetti Scrittori, da loro medesimi si raccoglie; peròche Polibio, ben che dica i Senoni esser stati gli ultimi in Italia frà tutte l'altre forestiere nationi, gli annovera però trà quelle, che con Belloveso, i Monti Taurini passarono (come s'è dimostrato nelle sue parole. E Livio nel citato luogo espressamente afferma, che questi dopò i sacrifcij, e le sortì gittate dal Rè Ambigato, da i Celti verso Italia, sotto la guida del sudetto Belloveso, pertissero, in tal forma scrivendone. Belloveso haud paulo latiorem in Italiam viam Dijm dabant. Is quod ea gens populis abundabat, Biturgos, Avernos, Senones, Aeduos, Ambarros, Carnutos, Aulercos exivit. Profectus in gentibus peditum, equitumque copijs in Tricastinos vexit, Alpes inde appositæ erant, &c. Fatta dunque nell'Insubria del terreno Gallo la divisione, tutte l'altre Nationi andarono alla contrada loro, fuorche i Senoni, a' quali, per esser toccato la più di ogni altra commodate, & havere ne i proprij campi stabilita la sede; specialmente quelli, co' quali nel viaggio dovevano incontrarsi, à fin che da esse ricevuti venissero, & di vettovaglie, & di alloggiamenti provisti: Onde credesi, che sino all'Anno seguente differissero dall'Insubria la partenza loro. Di là essendo poi usciti, tennero il camino per la dritta via, che hoggi da Emilio Console, il quale da Rimino à Piacenza l'indrizzò, Emilia vien dimandata. E giunti al Fiume Rubicone, prima, che entrassero, sacrificaron'à i Dei, pregandoli della protettione loro in questi campi, ne' quali poscia entrati, vedendoli vaghi, ed ameni, isti

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