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Libro Secondo. | 107 |
Fortunato, ed Orso, che con heroici fatti, la primitiva Chiesa illustraro, quando gli empi Tiranni tentarono estinguerla. Mà perche de gli gloriosi encomi loro ne son piene le Historie non osa la mia penna d’avantaggio à ragionarne; perloche di Fano chiudendo il presente Discorso, di Sinigaglia incominciarò il trattato.
CAPITOLO QUARTO.
Di Sinigaglia, sito, edificatione, e progressi.
ell’istessa riviera dell’Adriatico, dove trà Fano, ed Ancona il Misa fiume, con le salse acque, l’onde sue dolci accoppia, la bella Città di Sinigaglia si trova, ne i passati secoli chiamata Sena; Et appresso gli Antichi, non men che l’altre, di cui parlammo, celebre non tanto, per esser da i Galli Senoni eretta, e di quella Regione fatta Metropoli; quanto che à lei vicino, furono prefisse le mete del triangolo famosissimo, da Polibio nella Gallia Cisalpina descritto, come altre volte dicemmo, cosi nel secondo Libro delle sue Historie parlandone: Campi verò, qui inter Apenninum, & Adriaticum sinum medij sunt, usque ad Urbem Senam extenduntur: Et poco più à basso, nell’istesso libro il medesimo ratificando, soggionse: Est autem ea Urbs (quemadmodum supra memoravimus) in littore Adriatici Maris sita, sub Campi Italiæ terminantur. L’istesso accenna Pomponio Mela, nel secondo libro de situ orbis al quarto Capitolo in queste seguenti parole: Truentum, idest à flumine, qui præterit ei nomen est. Ab eo Senogallia maritima ad Aterni fluminis Ostia, &c. Plinio nel libro terzo al capitolo terzodecimo descrivendola, non punto la divaria dal sito, in cui si trova, mentre le assegna per lati l’Esino, e’l Metauro fiumi, come quì sotto scrivendone: Nunc in ora fluminis Esis Senogallia; Metaurus fluvius, &c. Plutarco nella Vita di Asdrubale, raccontando il viaggio di Claudio Nerone Console, che in sei giorni à questa Città fè da Venosa, quando venne in soccorso di Livio
O Sali-