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Trovò ludi annuali e riti sacri,
     In cui greggia di tauri intera tinge
     Gli altari tuoi di rubri ampj lavacri.

100Di tanti fiori primavera cinge,
     Adorato Carneo, tuo santo loco,
     Quanti April rugiadoso educa e pinge.

A te lo stel dell’odorato croco
     Produce il verno, e sempre a te novelle
     105Splendon vigilie di perpetuo foco.

Biondo drappel di Libiche donzelle,
     Se de’ ludi Carnei reddiva l’ora,
     Scorrea coi pro’ guerrieri in tresche snelle.

Doriche genti a quella etade ancora
     110La stanza non ponean di Cire al fonte,
     E nel selvoso Azili avean dimora.

Febo addittolli dal Mirtusio monte
     Alla mogliera, che al lion nemico
     Del gregge Euripileo ruppe la fronte.

115Più bel coro non vide, e non fu amico
     Come a Cirene mai Febo a cittade
     Memore ancor del rapimento antico,5