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APOLLO
Οh! quanto il lauro e il penetral si scote!
Via di quà via di quà ciascun maligno;
Febo la porta col bel piè percote.
Già la palma Deliaca benigno1
5Significò subitamente indizio,
E dolce risentir fa l’aria il cigno.
Apriti soglia del beato ospizio,
Le vestigia del Dio propinque sono;
Voi date al canto, o giovinetti, inizio.
10Non fa d’ogni mortale agli occhi dono
Apollo di svelar sua propria faccia;
Vederlo invan desia chi non è buono.