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Anno XII. | 26 Luglio 1913. | Num. 30. |
Giornale settimanale per le famiglie
IL BUON CUORE
Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE
Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena
E il tesor negato al fasto Manzoni — La Risurrezione. |
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La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
Rosmini — Opere spirit., pag. 191.
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Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.
SOMMARIO:
Educazione ed Istruzione. —Luigi Veuillot (continuazione e fine).
Religione. —Vangelo della XI domenica dopo Pentecoste.
I restauri della Chiesa di S. Pietre in Gessate.
All’Italica Gens dagli Stati Uniti dell’America del Nord — Un raggruppamento amministrativo degli Asili.
I restauri della Chiesa di S. Pietre in Gessate.
All’Italica Gens dagli Stati Uniti dell’America del Nord — Un raggruppamento amministrativo degli Asili.
Notiziario. —Necrologio settimanale. — Diario.
Educazione ed Istruzione
LUIGI VEUILLOT
nelle pagine di E. Tavernier
Continuazione del numero precedente.
d’insegnamento, dell’esercizio del culto, delle varie manifestazioni del sentimento religioso. A parte le fallanze umane, gli rimane il merito indiscusso, di avere allora compreso che per raggiungere un tale ideale nei tempi moderni, la miglior arma è quella della stampa quotidiana, e d’averla fatta sua questa arma in tempi nei quali il giornalismo religioso non era ancor nato e contro il quale si scagliarono tosto con veemenza i liberi pensatori, i conservatori liberali, i quali si mostravano disposti a concedere favori alla Chiesa, a patto che mostrasse di non domandarne, nè in nome dell’equità e tanto meno in nome della giustizia e perfino gli stessi cattolici, i quali davano a vedere di preferire la schiavitù religiosa, la guerra blasfema e pertinace, anzichè affidare la causa della libertà e della diffusione del vero ad un foglio, che non sdegnava la piccola e partigiana contesa. Luigi Veuillot alla guerra dei liberi pensatori rispondeva scagliando loro in faccia la sua prosa rovente e motteggiatrice, poco, anzi nulla curandosi se feriva orgogliose divinità popolari; ai conservatori liberali rispondeva domandando per la «grande Madre» non la elemosina ma la parte spettantele di diritto, ai cattolici offrendo lo spettacolo delle conquiste ch’egli otteneva, dell’opinione pubblica prima scettica in fatto di religione poi a poco a poco costretta a sentire e a dover parlare di essa, e l’esempio delle sue virtù personali, che duravano nell’aspra battaglia in mezzo a tante contradizioni.
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