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gna a 1858 m. Delle valli, le più importanti sono: ad E., la valle d’Agno — mutante nome ad ogni tronco — a N., la Vallarsa, a W. la Ya.lle dei Ronchi.

La catena Zeola-Gramolon si spinge colle sue diramazioni di M. Porto (1564 m.) e C. Marano (1552 m.) fino alla pianura veronese e vicentina. Di essa fa parte anche lo Spiz di Recoaro(1125 m.), vetta modesta per altitudine, ma notissima come gita ufficiale dei bagnanti alle acque minerali di Recoaro.

La catena Cornetto Baffelan è di tutte la più dirupata e pittoresca. Conta parecchie punte modeste per altezza (il Cornetto, 1903 m.; i Tre Apostoli, 1773-42-75 m., il Baffelan, 1791 m.) ma svelte e slanciate. La diramazione meridionale di questa catena divide l’Agno e il Leogra e più sotto l’Agno e l’Orolo. Il gruppo dei M. Lessini, che, secondo l’opinione dell’Umlauft e di altri, dovrebbe estendersi fino alla Brenta, è scarso di boschi e ricco invece di prati. Fatte poche eccezioni (le sorgenti di Montorio, che alimentano il canale del Fibbio) i Lessini sono anche poveri d’acque.

Alcune valli di questo gruppo — nei così detti Tredici Comuni — sono abitate da una popolazione di origine tedesca, venuta a stanziarsi prima del secolo XIII, che continuò ad usare di un dialetto tedesco fino al secolo XVII. Ora è quasi totalmente scomparsa ogni traccia dell’antico dialetto e delle costumanze.

A NE. della Cima Posta è notevole la strada carrozzabile, costrutta nel 1817 sotto Francesco I, che da Vicenza conduce, attraverso il piano delle Fugazze, e per Vallarsa, a Rovereto. A S. di questa corre la strada mulattiera, che da Vallarsa conduce pel passo delle Buse Scure alla stazione idroterapica di Recoaro.

Nella parte NW. del gruppo dei Lessini sul pendìo del M. Zugna si trova un ammasso enorme di rovine disperse a collinette, a dighe, a valli, ad alture che molti vollero identificare colla

menzionata da Dante nel Canto XII dell’Inferno: sono gli