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62 | il catilinario |
avuto e tenuto grande per dare beneficii e grandi guiderdoni; Catone per costanzia d’intera vita1. Quegli per mansuetudine e misericordia divenne famoso e grande: questi per severità e somma giustizia. Cesare, dando, rilevando2, perdonando; Catone, niuna cosa donando, acquistò gloria. L’uno era refugio de’ miseri; l’altro distruggimento de’ rei. Di colui era lodato lo leggiere3 perdonare; di costui la forte constanzia. All’ultimo, Cesare s’avea posto in cuore di affaticare, vegghiare; e agli fatti degli amici essere atteso, e li suoi non molto curare; nè negare niuna cosa, la qual fosse da esser donata; a sè desiderava grande signoria, oste e nuova battaglia là dove la virtù sua manifestar si potesse: ma lo studio di Catone fu ad essere temperato e composto ad onore, e a grandissima severità e giustizia: non si tramettea d’avere ricchezze a prova del ricco4, nè d’occulte malizie e opere cogli operatori loro; ma col buono e savio di fatto e di virtù, col temperato dell’onestà, coll’innocente dello attenimento5: volea esser buono piuttosto che parere: e così gl’intervenia che quanto egli meno addomandava gloria, tanto più e maggiormente l’acquistava.
CAPITOLO XLII.
Come li presi furono puniti
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Poichè il senato, secondo ch’io dissi, s’accordò nella sentenzia di Catone6 il consolo, pensando che fosse il meglio sbrigarsene quella prossima notte7, acciocchè in questo mezzo non apparisse novità, comandò a soprastanti8 ch’apparecchiassono quelle cose, ch’egli volea, per gua-
- ↑ Catone per costanzia d’intera vita) Intero, non altamente che il latino integer, molto bene si adopera figuratamente per puro, sincero, leale. Così Dante al canto 12 del Purgatorio disse: Che fu al dire e al far così intero; cioè leale, sincero.— Costanzia e constanzia son voci antiche, ed oggi si dice costanza.
- ↑ rilevare qui sta per sollevare da calamità, riconfortare.
- ↑ leggiere qui vale facile.
- ↑ non si trametteva d’avere ricchezze a prova del ricco) Si noti primamente il verbo tramettere, il quale al neutro pass. molto ben si adopera per impacciarsi, ingerirsi, curarsi, come in questo luogo; appresso, che a prova o a pruova è pure bel modo di nostra lingua, e vale a gara, a concorrenza, a competenza.
- ↑ attenimento è lo stesso che astinenza, ovvero continenza; ma oggi non sarebbe da adoperare.
- ↑ s’accordò nella sentenzia di Catone) Accordarsi a una cosa è registrato nel Vocabolario per convenire, concordare ma non accordarsi in una cosa, come leggesi in questo luogo; e, tuttochè ambedue i nostri codici avevano si accordò alla sentenza, pure non abbiam creduto di dover mutare, imperocchè ci pare egualmente bello questo modo del testo a stampa: nè incontrasi nel Vocabolario.
- ↑ ’fosse il meglio sbrigarsene quella prossima notte: cioè fosse la miglior cosa, il miglior partito ec. E vogliamo ancora qui aggiungere che sbrigarsi qui sta per uscir di briga, levarsi d’intorno briga o fastidio, o checchessia che faccia pensare; se non che a noi pare che abbia non poco del familiare, nè possa lodevolmente usarsi nello stil nobile e grave.
- ↑ comandò a’ soprastanti ec.) Qui il latino ha triumviros; e vuoisi intendere di quei tre magistrati inferiori istituiti in Roma a giudicar gli affari criminali, e che facevano giustiziare colo-
be Pietro e Giovanni sono di altra indole, volendo significare che son d’indole differente; nè si direbbe che un uomo è stato spogliato da altri assassini, senza qualificare lui stesso per assassino. Laonde, non avendo qui frate Bartolommeo mai dello avanti di alcun modo che l’uno o l’altro avesse tenuto, avrebbe dovuto dire diverso, differente, e non altro modo.