![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
Il Canzoniere | 277 |
11L’urna versar ch’Acquario rinnovella.
Meco t’allegra adunque di mia sorte,
E chino il gran Motor loda, e ringrazia,
14Che di Corgnuola in ciel m’ha fatta stella.
V. 1. Esordio perspicuo. Cesare — seguendo questo sonetto i due in lode dello Scaligero — è con molta probabilità l’amico suo Giulio Cesare, benchè la devozione del Bandelle al Fregoso potrebbe però far pensare anche a Cesare Fregoso.
V. 3. Segno, stella; com’è detto al v. 14.
V. 6. D’Erigone il can, o d’Orione, il terribile cacciatore emulo di Artemide, ucciso dai suoi strali. Il suo cane è la stella Sirio.
V. 7. Sirio ardente, perchè compare nel pieno della canicola.
V. 8. Fiede, ferisce.
V. 11. Acquario, uno dei dodici segni dello Zodiaco, e precisamente uno dei tre invernali.
V. 13. Gran Motor, Dio, poco prima detto sommo Giove, espressione che è pur in Dante, Purg., VI, v. 118, in senso di vero Dio.
V. 14. Corgnuola, albero o frutto del corniolo, quando non voglia intendersi pietra preziosa, sorta di agata. Corno, una delle stelle dell’Orsa minore.
CC.
Esalta il valore della poesia senza della quale — dice all’amico Savello — l’oblio involge anzi tempo le alte imprese degli uomini.
Il motivo, già sparsamente accennato, cfr. son. CXCII, vv. 13-14, è qui svolto in modo compiuto.
Che fora Ulisse, Achille e gli altri Eroi,
Ch’arser di Troia le superbe mura
Se ’l grand’Omero non pigliasse cura
4Vivi tenerli con li versi suoi?
Così vedesi Enea chiaro fra noi,
Che morte, o ’l tempo il nome non gli oscura,
Perchè Virgilio il tra’ di sepoltura,