815Vostro primo compagno,1 anche con fede
Io v’ho servita. E voglio anche, soggiunse
L’uom valoroso, far servigi miei.
Fino alla morte, presso a voi. Con meco
Io vo’ menar cinquecento de’ miei, 820Quali con vera fè vi serviranno.
Inseparati inver siam noi, se morte
Non fa cotesto. — S’inchinava a quelle
Parole sue Kriemhilde, e avea di tanto
Un verace dolor. Ma i palafreni 825Traeansi fuori, chè di là partirsi
Gli ospiti già volean. Gran pianto allora
Dagli amici si fe’. La ricca Ute
E assai vaghe donzelle addimostrarno
Che per donna Kriemhilde era davvero 830Ogni lor doglia. Cento ricche ancelle
Di là menò con seco, ed eran esse,
Qual s’addicea, vestite. Oh! molte caddero
↑Quando seguì Kriemhilde in Niderland, appena essa fu sposata a Sifrido. Vedi Avventura XI.