Pagina:I Dogi omonimi di Venezia e le loro monete.djvu/13

[16] — 192 —

durre anche l’osservazione diretta resa più facile dall’avere sgombrato il terreno dagli altri tipi. Questo multiplo infatti non presenta identità e strettissima somiglianza con nessun’altro nemmeno al rovescio, ed ha invece delle caratteristiche proprie speciali che non si ripetono in quelli dei Dogi vicini. Il Santo ha la testa di fronte per tre quarti ed è in piedi sopra due gradini, mentre il Doge ha un cuscino sotto le ginocchia: inoltre per il disegno, per la fattura, insomma per tutto l’insieme corrisponde alle altre monete di questo principe (fig. 22). 25 — O Aggiungasi che le stesse caratteristiche si osservano sopra un pezzo da quattro zecchini battuto con conio di diametro inferiore (35 millimetri) (fig. 22-25) che si conserva nel Museo Bottacin di Padova e che fu sempre giudicato di Alvise III.

Oltre a questi pezzi noti da tempo, qualche anno fa io ne feci conoscere un altro pure col nome di Alvise Mocenigo, del peso di cento zecchini e del diametro di 76 millimetri, il massimo usato dalla zecca Veneta, che avevo allora avuta la fortuna di aggiungere alla mia raccolta (fig. 25). Quando lo pubblicai ero molto incerto se attribuirlo al terzo o al quarto Doge di questo nome, e credetti allora di propendere piuttosto per il più antico, special-