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dato a certe monache dell’ordine di Santa Chiara. In cotesto monastero pare che col trascorrer del tempo le religiose non tenessero condotta molto buona ed esemplare, perchè verso il 1400 la corte di Roma dovette inviarvi frate Marcovaldo ministro dell’ordine per provvedere a certi scandali che s’erano verificati..... Ma dopo tutto, veggo che mi sono anche troppo dilungato e che sarà bene tornare sul viale. Dall’incontro di via S. Leonardo fino al piazzale Michelangelo il viale passa sui fianchi de’ colli di Volsanminiato, Giramonte, Giramontino e S. Miniato. Da sinistra c’è giù in basso la vallecola di Carraia nella quale è una sorgente d’acqua, detta la fonte della Ginevra, che alimenta diverse fontane di Firenze, come quelle di S. Niccolò, di piazza de’ Mozzi e di piazza S. Croce5. Sui colli appariscono le ville Capponi, Nencini, Ramponi, e più alta di tutte quella Puliti detta Giramonte. Cotesta villa antichissima, ma deturpata con restauri, fu già castello, che pare sia appartenuto ai Da Verrazzano e fu poi dei Giramonti-Gini, i quali avevan pure altri possessi in que’ colli e nella valle di Carraia.

Voltato il colle di Giramonte sulla destra sono alcune ville. Quella sormontata da una torre fu della famiglia Unganelli, e quella merlata, oggi di proprietà Traversi, appartenne ai Guardi. Sulla sinistra c’è un borghettolo, detto Castello d’Arcetri, composto di cinque o sei ville e di altre casette. Fra le ville la principale è quella Ciantelli che fu un de’ possessi di casa Girolami. Più verso Firenze, in vetta ad una ripida stradella detta l’Erta Canina, è un monastero di Benedettine che esiste fino dal 1343. Poco più innanzi