Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
86 |
col nemico; fate che arrivi la notizia di una battaglia perduta da me su l’Insonzo o su l’Adige e vedrete voi che rovescio. Se la pace dura e la fortuna mi continua seconda, a che pro soldati? Anzi ne uscirà danno, imperciocchè con le armi in mano estimandosi non vinti imbaldanziranno, e qualunque Popolo la pensa così, non si può dire sottomesso. Badate bene a questo; un solo grido italiano: “fuori i barbari„ vi strapperà in un attimo di mano tutto l’esercito vostro,.....bisogna dunque disarmare, condannare, deportare..... smettete e presto milizie napoletane, le quali, vinto io, vi pianteranno: importa che voi, facciate i vostri conti così427.". —
Ora vi par egli che delle tiranniche arti sapesse il frodo costui? Certo il sapeva e avrebbe potuto disgradarne anche l’Austria; e poi a Santa Elena gli basta il muso di fare lo spasimante per la Libertà, come il Gatto Murr pei Piccioni terraiuoli: certo, quando voglionsi opprimere i Popoli bisogna supporli frementi, e disegnando spogliarli della indipendenza e della Libertà non si può sperare conciliarseli amici: colpa non già della natura popolesca, bensì della tirannica sua: e in lui tiranno non potevamo porre maggiore fede che in lui repubblicano, quando venuto primamente in Italia, comecchè le sue parole suonassero fratellanza e libertà, più che tirannici n’esperi-