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E qui vedendo dall’occhio strabuzzato e dal furioso scompigliarsi le chiome che il mio repubblicano mi minacciava una tremenda, vera forse e certamente lunga storia, soggiunsi pronto:

— E il latte di Asina fece la mano di Dio per tôrre le rughe e mantenere la pelle fresca; però le patrizie romane studiose di conservare i doni di Venere si lavarono nel latte di Somara settanta volte il giorno, essendo che questo numero fosse giudicato dai pittagorici portentoso di arcana virtù, e dagli storici come dai poeti dell’antichità sappiamo che Poppea soleva menare seco viaggiando mandre di cinquecento Asine per bagnarsi nel tiepido latte quante volte gliene pigliasse talento332.

— Insomma, proruppi impazientito, voi mi avete fradicio. La bellezza fu mai sempre cosa eccellente e parve ragionevole che un’anima leggiadra togliesse a domicilio un corpo formoso, e se io vi porsi modo ad acquistarla, mantenerla e ricuperarla smarrita, voi me ne dovreste grazie; se non volete, pazienza! ai vostri soprusi io ci ho fatto il callo; anche la Natura vi donò il ferro per ridurlo in zappa e procurarvi il vivere, e voi lo convertiste in piccozza e vi rompeste il capo. Se siete matti o bricconi, che ci abbiamo a fare noi? Come ci entro io? Poichè il genere umano cadde in disperazione di potersi migliorare, invece di ap-