Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
70 |
I cui meriti allor furono tanti.
Che nello empireo ciel Giove ne prese
Memoria fra le stelle luccicanti,
Et hancor oggi si mostra palese;
Certe stelle del Granchio in ciel compreso
Di Asino han nome per ogni paese18.
Ma ritornando a Giove, che havea inteso
Quanto gli Asini havesser domandato
E di servirli si era tutto acceso,
Rispose loro: non è ragunato
Il gran collegio; alla prima tornata
Quanto chiedete alhor vi sarà dato,
E quando l’alma havrete immortalata
Io vi darò questo segnal per segno,
Che un di voi piacerà acqua rosata.
E qui nasce che l’Asino che ha ingegno
Fiuta ogni piscio, che per terra trova
Poi alza il capo, e dice: è questo il segno?»
— Ma Asino così non fui nel mondo, che prima non apprendessi, e più tardi dell’uomo assai non obliassi come la Paura prometta con la pala, e la Riconoscenza attenga con la lesina; anzi ricordo, che Pippo da Brozzi, il quale la sapea lunga e la sapea contare, scendendo da Fiesole per