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composizione di nomi e verbi con prefissi | 303 |
scodelláre, scortecciáre, slegáre, scollegáre, sfáre (cfr. disfáre), sfiancáre, sfiatáre, sfegatáre, sfiguráre, sfogáre, sfoderáre, sfondáre, sfratársi, sgabbiáre, sgoccioláre, sgomitoláre, slacciáre, smontáre, smuòvere, snaturáre, spelagáre, spidocchiáre.
Come mezzo di formazione verbale, o per semplice rinforzo: beffáre, sbeffáre, sbiecáre (bieco), bírro e sbírro; sboccáre (in senso di métter fóce), scavalláre, scompartíre, scucchiajáre, sfoggiáre, sbandíre (bandire), sfregáre (fregare), sgambettáre (gambettare), sguazzáre, sguizzáre, slaváre (anche dilaváre), spaventáre (cfr. paventáre intrans.), spartíre (partire per dividere), sporcáre, squartáre, stroncáre (troncare), snudáre, sventoláre, svergognáre (vergognarsi, come spaventáre), svernáre (verno), svolazzáre, svòlgere (volgere), svoltáre (voltare). Vedi anche Parte I, cap. vi, § 10.
§ 15. Prefissi di ripetizione o di contrasto:
Spesso si adopera come rinforzo, con poca o nissuna differenza di significato, come in molti dei qui portati.
Questo prefisso si unisce sovente co’ prefissi a, in, e ne risultano così i prefissi composti ra, rin. Esempii: raddolcíre, racconciáre, rimpatriáre, rinfocáre, rinchiúdere, rinnováre.
Nomi: ricúrvo, ripièno, riálto (sost.): rivèlto, ritòrto (che sono in origine participii).