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la preposizione 219


I modi avverbiali círca, cóntro, déntro, diètro, dópo, fra, óltre, rasènte, sénza, sópra, sótto, su, vèrso, omettono le preposizioni di, a, fuorchè co’ pronomi personali puri o co’ dimostrativi determinati, co’ quali per lo più lo ritengono; p. es. cóntro il múro, sénza pietà: cóntro di lóro, sénza di quéllo. Rifiutano affatto le preposizioni i seguenti: eccètto, lúngo o lunghésso, mediánte, secóndo (o giústa, raro).

Insième richiede cón, e di rado a.


§ 4. Le preposizioni a, di, da, in e pér hanno di lor natura forza locale, e però servono a determinare le idee di andáre, veníre, stáre: a indica stato in luogo e moto a luogo: p. es. sóno a Firènze, vádo a Róma: di e da segnano il moto da luogo; lontáno da, párto da Róma, èsco di cása (vedi però la nota al § 2): in segna ora stato in luogo, ora moto a luogo; sóno in cása, vádo in campágna: pér segna moto dentro luogo; gíro per la campágna, córro per cása. Serbano questa medesima forza anche premesse ad avverbii locali: p. es. di qua, di là, di su, di giù: in là, in su, in giù: a là, a lì, a dóve (rari), per qui, per là, per dóve, per di là, per di giù.


§ 5. Le preposizioni proprie o primitive che dire si vogliano, ed inoltre le preposizioni avverbiali su e fra sogliono incorporarsi cogli articoli determinati il e lo, seguendo le stesse norme che vedemmo per di, a, da nella P. II, cap. ii, § 7. Qui aggiungiamo il prospetto delle preposizioni articolate che là si sono omesse:

maschile femminile
cól; cóllo, coll cólla, cóll
cói, co’; cógli, cógl cólle, cóll