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126 | parte seconda — cap. xiii |
lievo, come avviene spesso accanto a un verbo, e dopo l’interjezione ècco, vengono sostituiti dalle seguenti forme enclitiche obiettive pronominali:
sing. | ló, il = quéllo, lúi |
la = quélla, lèi | |
gli = a quéllo, a lúi (a lóro) | |
lé = a quélla, a lèi | |
plur. | li (apostr. gl’) = quélli, lóro |
lé = quélle, lóro. |
Il nel senso di quéllo, lúi è dell’uso poetico e della prosa elegante, ma non si trova nella lingua parlata: gli per a lóro non è usato dalla maggior parte de’ buoni scrittori.
Esempii: ámo l’onóre e non vòglio pèrderlo: lòdo la virtù e la séguo: védi quélle pére? va’ a còglierle: trovái gli amíci e li salutái.
§ 6. Le forme enclitiche, tanto quelle di prima e seconda persona (vedi pag. 121), quanto quelle dei pronomi dimostrativi, si possono aggruppare in due, ma colle seguenti avvertenze:
che preceda la prima persona alla seconda, ed ambedue alle forme dimostrative e riflessive:
che la riflessiva preceda le forme dimostrative; si eccettuano i gruppi gli si, lé si (vedi appresso):
che le forme terminanti in i, quando precedono una forma dimostrativa, mutino quest’i in e.
1ª persona:
mi ti: mé a té ovvero a mé té
mi vi (raro) = mé a vói
mi si = a mé sé