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CAPITOLO V
Quarta e quinta declinazione de’ nomi.
§ 1. La quarta classe o declinazione comprende tutti quei nomi che, uscendo nel singolare in e od i, formano il plurale cambiando quell’e in i, o ritenendo l’i del singolare. Esempii :
prète | prèti |
légge | léggi |
réte | réti |
piède | pièdi |
ariète | arièti |
pólvere | pólveri |
oréfice | oréfici |
bestiáme | bestiámi |
bríndisi | bríndisi |
análisi | análisi |
metròpoli | metròpoli |
Quanto ai nomi composti che finiscono con un plurale, come guardaboschi, storcileggi, ecc., vedi la Parte III.
§ 2. I nomi di questa declinazione quali sono maschili, quali femminili, quali comuni; e però vuolsi por mente alla diversa terminazione del singolare. Ecco alcune regole più generali:
Sono maschili i nomi terminati in
-ière, -áre, -íre derivati da una forma in -ièro, -áro, -íro (vedi qui addietro, cap. iv, § 8), come quelli che non appartengono veramente a questa classe,