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ni, fu poi in modo quasi miracoloso tratto alla luce da Dante, come egli afferma in queste sue profetiche parole: Questa sarà luce nuova, sole nuovo, lo quale surgerà là dove l’usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità, per lo usato sole che a loro non luce. Per lo sole nuovo, simboleggia la lingua italiana; per lo usato, la latina. Se Dante ci tornasse, e vedesse quanti ne rimangono ancora da stenebrare in Italia...! Quando questa opinione fosse vera, avrebbe forse già l’Italiano arricchito il Latino. Altri derivano la voce parola da parabola.

specificazione delle parole che compongono la lingua.

Le parole che compongono la lingua italiana si possono classificare sotto nove denominazioni, che sono il verbo, il nome, l’articolo, l’aggettivo, il pronome, l’avverbio, la preposizione, la congiunzione, e l’interiezione. Si darà la loro definizione al capitolo corrispettivo di ciascuna.

L’articolo, la preposizione, e la congiunzione, sono voci che non hanno il requisito di esprimere qualche cosa da se, e quindi bisognerebbe fare una divisione di esse, che sarebbe inutile; si che chiameremo parola qualunque numero di lettere stia nella lingua da se. A torto mi pare che si chiamino queste parti del discorso, le quali sono più tosto le proposizioni, le frasi, i membri de’ periodi, i periodi etc. A noi fa mestieri definire la proposizione, la quale entra nella grammatica. Qualunque numero di parole produca senso da se, senza l’aiuto d’altre, contiene una proposizione. Muoio è una proposizio-