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prefazione. xxxv

vati di farlo, col produrre in iscena commedie dallo Spagnuolo o dal Francese tradotte. Ma la semplice traduzione non poteva far colpo in Italia.... E perciò i Mercenari Comici nostri,.... recitandole all’improvviso, le sfiguraron per modo che più non si conobbero per opere di que’ celebri Poeti, come sono Lopez De Vega e il Molière.... Lo stesso crudel governo hanno fatto delle commedie di Plauto e di Terenzio,1 nè lo risparmiarono a tutte le altre antiche o moderne Commedie ch’eran nate e che andavan nascendo nell’Italia medesima.... I dotti.... il popolo.... tutti d’accordo esclamavano contro le cattive Commedie, e la maggior parte non avea idea delle buone. Avvedutisi i Comici di questo universale scontento, andavano tentoni cercando il loro profitto nelle novità. Introdussero le macchine, le trasformazioni, le magnifiche decorazioni.... gli Intermezzi in musica.... le tragedie, e i drammi composti per la musica. Qual incontro non ebbero i drammi del celebre Sig. Abate Pietro Metastasio, quelli dell’Illustre Sig. Apostolo Zeno, le tragedie del sapientissimo Patrizio Veneto Sig. Abate Conti, la Merope dell’eruditissimo Sig. Marchese Maffei, l’Elettra ed altre molte o interamente composte o eccellentemente dal Francese trasportate dal pe-

  1. Intorno a queste trasformazioni della commedia classica in commedia dell’arte, vedi: Camerini, I Precursori del Goldoni, e Michele Scherillo, La Commedia dell’arte in Italia.