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III.
O Nonno! E tu non mi perdoneresti
ozi vani di sillabe sublimi,
tu che amasti la scienza dei concimi
dell’api delle viti degli innesti!
Eppur la fonte troverò di questi 5
sogni nei tuoi ammonimenti primi,
quando, contento dei raccolti opimi,
ti compiacevi dei tuoi libri onesti:
il tuo Manzoni... Prati... Metastasio...
Le sere lunghe! E quelle tue malferme 10
dita sui libri che leggevi! E il tedio,
il sonno... il Lago... Errina... ed il Parrasio...
E in me cadeva forse il primo germe
di questo male che non ha rimedio.