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SCENA XV.1
Milord Bonfil e Falloppa.
Falloppa. Ehi, una parola. (chiamando a se Bonfil)
Bonfil. Cosa vuoi?
Falloppa. C’è nessuno? (guardandosi intorno)
Bonfil. Spicciati. Che cosa è questa?
Falloppa. Eh! il primo frutto della mia carica.
Bonfil. Spicciati, dico. Non ti capisco.
Falloppa. Una lettera.
Bonfil. Di chi?
Falloppa. Di Madama Miledi a Milord Altura.
Bonfil. Tu hai una lingua di papagallo.
Falloppa. Erce testibus. (presenta il biglietto a Bonfil)
Bonfil. Questo è carattere di mia moglie.
Falloppa. Così dicono.
Bonfil. Scrive a Milord Artur?
Falloppa. Così mi pare.
Bonfil. Vattene.
Falloppa. C’è niente per la prima operazione?
Bonfil. Vattene, dico.
Falloppa. (Questi Milordi si lavano le mani coll’acqua di pigna). (parte)