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traslato applicata alle apparenze morali, dicendosi la superficie delle cose, per contrapposto alla loro intrinseca essenza.
L’origine gramaticale delle due voci conferma le surriferite differenze; area è dal lat. area, che nel suo primo e natural significato vale terreno piano sul quale si batte il grano, onde l’aja de’ nostri contadini; superficie vien pure dal latino superficies, voce composta di super e di facies, cioè tutto ciò che è sopra la faccia delle cose.
Prima di dar fine a questo articolo debbo confessare a’ miei lettori, che la voce area, tanto necessaria, come essi hanno veduto, alle scienze, ed all’arti, non è registrata negli antichi vocabolarii della Crusca; non dimenticolla l’Alberti nel suo dizionario universale, ma a malgrado delle autorità allegate da questo diligente vocabolarista, i dotti veronesi, che ricompilarono il vocabolario della lingua dopo di lui, s’ostinarono a rifiutarla, perchè non la trovarono in uso nell’aureo trecento, in quel secolo cioè, nel quale le scienze tutte giacevano ancora sepolte sotto le grandi rovine della civiltà italiana mandata sossopra dalla stolida ferocia de’ barbari.