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ma e la materia, e il lavor di quest’Opera, a differenza dell’altra, a due classi esclusivamente appartengono di amatori e di giudici troppo tra loro e di gusto, e d’idee disparati ed opposti. Gli agricoltori che le istruzioni amerebbero della lor professione, son troppo rozzi e stranieri al linguaggio poetico per gustarne e comprendere le bellezze; e chi ha gusto e intelligenza per queste non curasi d’ordinario d’imparare ne’ versi il mestiere d’agricoltore. Ed ecco in poche parole la ragione unica e chiara, per cui son le Georgiche e lodate da tanti, e lette da così pochi.

Ma se tale è la sorte del perfettissimo originale, qual mai lusinga potrà poi rimanere alla mia traduzione? Io sono così convinto e spregiudicato su questo punto, che per impulso di buona fede sarei quasi tentato a sconsigliarne io stesso al pubblico la lettura, eccettuandone que’ pochissimi che hanno un trasporto deciso alla poesia, e quelli più pochi ancora, che sono in grado di scernere e valutare l’artificio, ed il maneggio, e le diverse ed intrinseche proprietà dello stile. Non che io presuma, che il mio