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68 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
vegetale di cui le acque alleggeriscono un paese, bisogna andare a vedere che cosa avvenga ad ogni diluviare di piogge. Ogni ruscello, ogni torrente, diventa giallo o nero per la quantità enorme di fango (che è poi suolo o roccia decomposta), la quale vien lavata giù, mediante la pioggia, dai circostanti pendii. La parte più fina del fango è tenuta dall’acqua in sospensione; la più grossa trascinata sul fondo; ma l’una e l’altra non sono che sfasciume di rocce, rapito alla terraferma ed in cammino verso il mare. Pensate che quest’affare cammina già da molti secoli, diciamo dal principio dei secoli, così; e ditemi se questo lavoro della pioggia, che può sembrare cosa da nulla, visto volta per volta, non debba finire col cambiare interamente la faccia di una regione, se pure non l’ha già fatto chi sa quante volte.
vi. — origine dei torrenti e dei fiumi.
154. Qui bisogna richiamare ciò che si è appreso precedentemente (§ 108) riguardo a ciò che avviene dell’acqua pluviale. Voi ricordate come una porzione di essa si addentra sotto il suolo, e l’avete veduta, per entro le viscere della terra, scoprire la via del ritorno alla superficie. Un’altra porzione intanto voi la vedeste scorrere sulla stessa superficie pei diversi sentieri dei torrenti e dei fiumi.
155. Nulla può istruirvi in proposito meglio di una via, leggermente inclinata, quando è inondata da un acquazzone. Supponete di percorrere detta via in tale circostanza, facendovi delle soste là dove è più ripida la discesa. Vedete anzitutto come ciascuno dei goccioloni, coi quali comincia d’ordinario un rovescio