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L'aria. | 23 |
raggi (B, fig. 3) sono quasi perpendicolari, ed è perciò minima la grossezza dello strato d’aria che devono attraversare per giungere a noi. Quando il sole discende nelle ore pomeridiane, i suoi raggi vanno diventando mano mano più obliqui, e perciò si va mano mano ingrossando lo strato d’aria da attraversarsi fino a quando tramonta (C, fig. 3). Voi avete inteso il perchè sul mezzodì si senta più il caldo che al mattino e alla sera.
54. La notte, quando il sole è passato all’altro emisfero, il suo calore non può più riscaldare direttamente Fig. 3. — “Diagramma” per dimostrare l’influenza che ha la grossezza dell’atmosfera nel rendere meno attivo il calore del sole. A Direzione dei raggi solari al mattino. B Direzione dei raggi a mezzodì. C Direzione al tramonto. l’emisfero che rimane nell’ombra. Anzi questo emisfero, non solo non riceve, ma perde calore del proprio, irradiandolo nel cielo (Vedi § 59). La notte dovrà quindi essere più fredda del giorno.
55. D’estate il sole a mezzogiorno si approssima di più alla perpendicolare, batte cioè più direttamente sulle nostre teste. Diminuita l’obliquità de’ suoi raggi, più sottile è lo strato d’aria che devono attraversare. Perciò d’estate fa più caldo che d’inverno. Però nei nostri paesi il sole non arriva mai a battere affatto per-