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24 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
pendicolarmente, come nelle regioni tropicali, ed è perciò che in queste regioni fa più caldo che da noi.
56. Riesce evidente da tutto ciò che la gran sorgente di calore per noi è il sole. Quanto si interpone fra il sole e noi, ne diminuisce la forza, e ci produce relativamente una sensazione di freddo.
57. Se il sole è quasi l’unica sorgente di calore per noi, stando all’aperto non sentiremo una vera sensazione di caldo, che quando il sole risplende. Straordinariamente freddi dovrebbero essere perciò i giorni nubilosi e le notti ancorchè non sia d’inverno. Eppure così non avviene, mentre le giornate nubilose sono sovente molto calde, nè sempre le notti ci danno la desiderata frescura. Bisogna dire che per qualche verso il calore del sole sia, per dir così, immagazzinato, per cui noi possiamo goderne anche quando non splende.
58. Ricorriamo ancora, per paragone, al nostro ardente caminetto. Quando noi mettiamo il dorso di una sedia tra noi e il fuoco, se la sedia gli è molta vicina, sì riscalda talmente, che si sente scottare la mano che la tocca. Allontaniamola dal camino, e lasciamo che si raffreddi lentamente in qualche angolo della sala. Lasciamo che si raffreddi.... ciò vuol dire: lasciamo che il calore del fuoco, assorbito, immagazzinato dalla sedia, sia dispensato all’aria che riempie la sala.
59. Veniamo all’applicazione. Il suolo è la sedia che si riscalda al gran fuoco che è il sole. Voi avrete provato come il suolo, esposto al sole, si riscalda talmente in certe occasioni, che scotta. In Italia ciò avviene sovente nelle grandi giornate d’estate. Che dire poi delle arene dei deserti dell’Africa, il cui appellativo più comune è quello di cocenti? Il suolo e le pietre assorbono rapidamente il calore, il che vuol dire che