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116 | Prime nozioni di Geografia fisica. |
trattivi dalla bellezza del paesaggio e dalla dolcezza del clima. Che avvenne? D’un tratto una terribile esplosione annuncia che il vulcano si ridestava dal suo sonno di molti secoli. Mentre una colossale oscurissima nube fa di giorno notte, nembi di lapilli, di sabbie e di ceneri, piovono rovinosi, all’ingiro, fino a grandi distanze. Cessata l’eruzione dopo molti giorni, i dintorni del Vesuvio non erano più che un deserto adusto, coperto di pietre e di ceneri. Villaggi e città, vigneti e giardini, tutto era sepolto. Due splendide città, Ercolano e Pompei, lo furono appunto in quella eruzione, e lo furono talmente, che solo ai tempi nostri si potè aver notizia della loro esistenza, e si vanno, con lento lavoro, disseppellendo. Già a quest’ora voi potete passeggiare liberamente per le vie di quella Pompei, sepolta da quasi duemila anni, visitarne le case, le botteghe, le basiliche, i teatri, e studiarvi i costumi degli antichi Romani. Da quelle mura, silenziose da diciotto secoli, voi potete contemplare il nuovo Vesuvio fumante, nato dal centro dell’antico che oggi si chiama Somma, e cresciuto talmente a forza di centinaja di eruzioni, che ormai colla sua base investe e ricopre la metà dell’antica montagna (fig. 19).
260. Le montagne vulcaniche, anche se in oggi sono o sembrano spente, segnano la posizione di questi orifizî o camini, per cui già traboccarono dalle viscere della terra materie infuocate. Esse si numerano a cento a cento nelle diverse parti del globo. Oltre il Vesuvio, che non ha quasi mai cessato di essere attivo, dopo la prima eruzione storica descritta da Plinio, il giovine, sono celebri, in Italia, l’Etna e lo Stromboli, senza contare gran numero di vulcani spenti. Nell’Oceano Atlantico sono famosi, per la loro attività, i vulcani d’Islanda. Le