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Libro secondo | 77 |
Se la risposta alla domanda di riparazione è negativa, e se, senza plausibile motivo, lo sfidato nega di designare chi lo rappresenti, i mandatari dello sfidante si ritireranno, evitando qualsiasi discussione collo sfidato in merito alla vertenza (Angelini, X, 10°).
Disteso il verbale, lo consegneranno al loro cliente, perchè se ne valga a tutela del proprio onore e a giustificazione del proprio operato, consigliandolo, quando ne sia il caso, di appellarsi alla Corte d’onore.
Nota. — Veggasi l’art. 516, ch’è della massima importanza, e si ricollega ai capitoli del Giurì e della Corte d’onore ed al diritto d’appello ad essi.
L’offeso ha il diritto di pubblicare il verbale che fa fede della sua buona ragione e della non ottenuta soddisfazione, semprechè non abbia, com’è doveroso, fatto appello alla Corte d’onore.
L’offeso a cui fu negato la soddisfazione cavalleresca (cioè negazione dell’offesa, ritrattazione, scuse) è in diritto di procedere contro l’offensore per le vie penali, se l'offesa presenta carattere criminoso, o l’obbligo di appellarsi alla Corte d’onore, se n’è il caso.
Il gentiluomo, senza nuocere alla propria onora-