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     Principessa, mio ben, tu sai, ch’io t’amo:
     Deh non sperar un così grande imene.
Som. Lasciami lusingar, se mi vuoi bene.
               Già sento un venticello
                    Uscir dal Campidoglio,            fa un flato.
                    Che mi solleva al soglio,
                    E mi dilata il cuor.                 fa due flati.
               La vanità bel bello
                    Mi gonfia sino al mento,
                    E un gran piacer. io sento
                    Spargendo i miei vapor.                 tre flati.

partono per danda 33.


SCHIENA VIII.

Porcile Reale.

Ostilio e Jetaco.


Jet. Giungesti a tempo, Ostilio; oh quanti mali.
     Minaccia il Cielo contro i miei stivali!
     Comete infauste, ed aspidi volanti
     Girano intorno al Campidoglio austero;
     Giove vermiglio, e Marte è parso nero;
     Gli Oracoli, gli Aruspici, ed i Vati
     Tutti son divenuti forsennati.
     Di presagj si rei fra le ritorte
     Qual de’ Romani è mai
     Il contegno nel Norte?
     Dillo tu, che il saprai,
     Ostilio, de’ Romani o membro forte.