Pagina:Gavuzzi - L'Adramiteno e le Favole di Esofago, Torino, Fontana, 1828.pdf/74


tesi, e nella Valsesia, per denotare il suono giulivo de’ sacri bronzi; dicesi pure nei popoli Taurini baudetta.

*25 Ramazza; in piemontese, equivale all’italiano scopa.

*26 Culle; metaplasmo usato in grazia della rima, per cale.

*27 Una fota; voce piemontese, originaria francese, vale una follia, un errore.

*28 Buseo; voce comune nel Bresciano; e propria di quel dialetto, che significa luogo immondo e puzzolente, o mucchio di laidezze.

*29 Fora; voce usata dai piemontesi nelle danze, nelle feste, e ne’ teatri, quando si desidera replica, ed equivale a fuora, fuora, voci italianizzate nel xvi secolo, ed ora non più in uso nel puro scrivere italiano.

*30 Servitù urbane; vedi la nota 18.

*31 Turpilliano; Senatus-consulto con cui si puniscono quelli, che senza condono fatto al delitto, di cui si resero accusatori, o per sentenza del giudice, o per rescritto del Principe, od anche per altra causa, desistevano dall’accusazione. (Dig. tit. 16, lib. 48, et cod. ad S. C. Turpill. tit. 45. desistens præter abolitionem a causa criminis publici judicii incidit in Turpillianum. Salic.)

*32 Va latino; frase piemontese, usata per va di volo, tosto. (Zalli Diz. piem.)

*33 Partono per danda; termine d’aritmetica usato nelle divisioni quando queste si fanno in lungo colla reiterazione della moltiplica, ossia ogni cifra posta nel quoziente moltiplicata col divisore, e posto il risultato sotto il dividendo, in linea di quei numeri divisi con virgoletta, indi colla sottrazione conosciuto il residuo, si prende l’altro numero del dividendo e si continua così sino al fine della divisione. Qui l’autore usa questa voce per significare che partono in fila, ossia linea.

*34 Ordine equestre; distinzione in uso presso i Romani pei cavalieri, quali erano posti dopo le dignità consolarie di toga, e tra essi aveano pure il loro luogo distinto secondo il grado di ciascheduno. Equites Romanos secundum gradum post clarissimatus dignitatem obtinere jubemus. Così ordinò l’Imperatore Valentiniano Leg. 1. de equestri dignitate, e similmente sta scritto nel