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ATTO SECONDO.

SCHIENA PRIMA.


Gran Tempio della Dea Cimena con varie foreste all’intorno, e la veduta in lontananza del nascimento dei funghi.

Adramiteno vestito da uomo, e Ciborra in abito donnesco con circuiti di Vergini Vestali: poi Jetaco.

Adr. Sposa, tu sai di Cappadoccia il rito.
     Al Trono quì non alzasi altrimenti
     Donna, che fu custode degli armenti,
     Se pria non giura colla face in mano
     Di rinunziar per sempre al Turpiliano31.
     Bevendo in segno di solenne augurio
     La sagra tazza piena di Mercurio.
     Anch’io eseguendo dal mio canto il rito,
     Che qui ad ogni stranier sposo sovrasta,
     Emancipai testè le spoglie antiche
     Sulla gran piazza, ed al calor dell’asta.
Cib. Tanto mi basta.
Adr. Ecco dunque il tenor del giuramento.

porge un foglio a Ciborra.

Cib.» Odami il Ciel; s’io mento,                 leggendo il foglio.
     » Prego la Dea Cimena,
     » Figlia di Giove, e della Dea Cibele,
     » Che mi renda sottile come il vento
     » O che ligar mi faccia in pergamena,