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colore più oscuro di quello coltivato da minor tempo, o più trascurato nella coltura. I terreni avvicinanti le città, i villaggi ed i luoghi tutti abitati, sono di color quasi sempre nerastro, e ricevettero persino il nome speciale di terre da orto.
Che mai s’aggiunge ad un terreno appena dissodato, qualunque ne sia la natura, coll’abbruciamento? Nulla. Anzi, alcune sostanze, per effetto del calore possono disperdersi allo stato di gas, e fra queste, siccome più facili a trovarsi nel terreno ed a svolgersi, l’azoto e l’acido carbonico. Eppure coll’abbruciamento riduconsi i materiali terrestri, in tale stato che più pronta è la loro combinazione coi materiali concimanti, e più presto ci mostrano i benefici effetti della concimazione. Infatti, se ad un ammasso fermentante di concime da stalla mescolate terra argillosa, quale potete cavarla dal terreno, e ad un altro vi mescoliate terra argillosa cotta in eguale quantità, v’accorgerete che quest’ultimo ammasso, quasi immediatamente, non vi tramanderà più alcun odor ammoniacale, mentre l’altro ne manderà ancora, sebbene in quantità molto minore di quanto ne avrebbe mandato senza l’aggiunta della terra. — Io aggiunsi terra cotta a spazzatura di pozzi neri, e n’ebbi una pronta e perfetta disinfettazione, pari a quella che avrei ottenuta col gesso o col solfato di ferro. Questa terra dopo pochi giorni, perdeva il color rossiccio, ed acquistava un color nero intenso che non abbandonava nemmeno lavandola con acqua. E lo stesso mi succedeva, dopo un tempo alquanto più lungo, allorché stratificava il concime da stalla con terra coltivabile. Eravi insomma quella formazione di lacche già citata dal Thenard (§ 6); ossia la terra, per mezzo del calore, acquistava la proprietà di combinarsi più facilmente e prontamente ai materiali concimanti.
Nè diversamente dobbiamo considerare gli effetti della