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sentati dall’acido umico spiegherebbero, secondo Sprengel, la cessazione della vegetazione durante il verno e durante la siccità, la maggior assimilazione di carbonio che avviene nelle epoche calde o nei climi caldi, nonchè la grande facoltà di assorbire e trattenere l’umidità che godono i terreni ricchi di terriccio. — Ma questi stessi fenomeni possono spiegarsi in parte per una simile azione dell’acido carbonico a norma del diverso grado di temperatura (§ 30), ed in parte colla mancanza di foglie o di umidità, o colla maggior o minor porosità del terreno.

Per trovare le soluzioni de’ materiali inorganici nell’estratto di terriccio, Risler prese due parti eguali di 3 chilogrammi di terra coltivabile, e vi aggiunse un’egual peso di acqua distillata. L’una fece bollire, e l’altra lasciò digerire a 20° C.: filtrò, evaporò a bagno-maria, indi essicò in una stufa a 100°. Dall’estratto bollito ebbe per residuo 3gr,426, dei quali 1gr,519 di materie organiniche, e 1gr,907 di ceneri. Dall’estratto a 20° ebbe 3g,112, dei quali 0gr,950 di materia organica e 2gr,162 di ceneri. La bollitura diede adunque maggior residuo organico; la temperatura di 20°, maggior quantità di ceneri. Due terzi di queste ceneri erano costituite da silice e carbonato di calce. — A tale proposito mi sia lecito soggiungere che una soluzione filtrata, evaporata e disseccata può lasciare per residuo dei sali i cui componenti esistevano nella soluzione, ma che, colla evaporazione e coll'essiccamento all’aria libera, possono al fine aggrupparsi o combinarsi in modo assai diverso da quello col quale trovavansi nella soluzione, e quindi abbandonarci dei residui che non ci rappresentino esattamente i sali esistenti nel terreno.

Ciononpertanto le medesime terre, dopo il gelo, trattate con acqua fredda, diedero estratti quasi incolori; e gli estratti ottenuti colla bollitura, abbandonati a sè,