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prima di liberarsi dall’inutile, dal superfluo e dal dannoso? Chi non vede l’assurdità d’un elaborazione per mezzo delle foglie? Chi non s’accorge della straordinaria quantità di sostanze inutili e superflue che, siccome escrementi, dovrebbersi riscontrare presso l’estremità delle radici, dove ritiensi siano dall’umor discendente deposte? (Vedi § 25).
Due sono gli argomenti coi quali credesi provare essere l’umor discendente l’umor plastico. Primo è la necessità delle foglie, ritenute indispensabili alla elaborazione del sugo carico delle sostanze in parte assimilabili. Secondo, l’aumento in grossezza delle piante il quale riesce evidente all’esterno, tra l’alburno dell’anno antecedente e la corteccia.
Ciononpertanto le foglie sono egualmente indispensabili, considerate anche quali organi incaricati del semplice assorbimento dell’acido carbonico, destinato a portarsi ai succhiatoj delle radici allo scopo di elaborare e disciogliere i materiali nutritivi terrestri. Anzi, ammettendo i fisiologi che l’acido carbonico assorbito dalle foglie si decomponga, restando solo il carbonio che deve far parte dell’organismo vegetale, gli stomi delle foglie sarebbero vere bocche destinate alla semplice ingestione del carbonio, mentre il resto introdurrebbesi disciolto dalle radici. L’acido carbonico atmosferico adunque dovrebbesi considerare soltanto come una fra le sostanze necessarie all’organismo vegetale, ma che a differenza delle altre, introdurrebbesi dalle foglie. — Considerando quindi l’acido carbonico come un alimento, allorchè questo s’introducesse per mezzo delle radici, come tutti vogliono per mezzo dell’umus, le foglie non avrebbero, si può dire, a compiere alcun ufficio. Ma senza foglie, abbiam veduto § 28, è possibile solo la germinazione, e non mai il germogliamento o la vera vegetazione. — Altri sostengono che le foglie elaborino il succhio ascendente che