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zione che meglio li rende attaccabili dalle radici; ed abbiam veduto la possibilità di una nitrificazione naturale per effetto del solo azoto atmosferico. Questa naturale nitrificazione può bastare alla vegetazione naturale, ma non basta certamente per i bisogni dell’agricoltura. L’agricoltore vuole e deve preparare il proprio terreno a ricevere le migliori coltivazioni nel più breve termine possibile, e vuol mantenerlo in istato di conveniente preparazione: ei deve adunque venire in ajuto dell’azoto atmosferico con azoto preso altrove, cioè colla concimazione. La vera importanza dell’azoto de’ concimi, consiste nel preparare più prontamente e più facilmente il terreno a ricevere le coltivazioni. Ma quale alimento l’azoto non ha un’importanza maggiore della potassa, della silice, della soda, ecc. Che anzi, un’eccessiva aggiunta, è un vero stimolo esauriente, come dissi al § 22.
Pertanto se la teoria e la pratica non ammettono terreni universali, cioè egualmente adatti a tutte le piante, poichè ognuna di queste esige speciali proporzioni di determinate sostanze, così sarà un vero assurdo teorico l’ammettere concimi universali, poichè per le singole coltivazioni, qualche sostanza sarà in eccesso ed altra in difetto, e così si avrà una spesa ed un danno, come la pratica ha provato più che sufficientemente.
Ammessa dunque la scelta e le sue conseguenze, l’agricoltore dovrà stabilire un calcolo di tornaconto se convenga adattare le piante alla qualità chimica del terreno, oppure adattare il terreno alle piante per mezzo dell’opportuna concimazione. — Nè trascurerà l’azoto quando abbia bisogno di preparare il terreno, o di fornirlo ad una pianta che lo richiede.