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infami brutture in sulle monete. Le donne lascive riboccarono in Lesbo per forma, che la mollissima isola gareggiò con Mileto, colonia jonica, nel provveder di squisite bagasce la Grecia. Corinto, Abido, Tenedo e altri luoghi, per quantunque ricchissimi di cotal merce, non tolsero la palma a que’ due. Si distinguevano in Grecia meretrici civili, dette etére, da volgari; e Solone, riputando pernicioso lo sterminarle dalla repubblica, le protesse di leggi; e solamente a costoro, delle femmine, fu conceduta la squisitezza delle vestimenta. Elleno, forti della bellezza, anche s’addestravano in più guise di studii: nè permettevasi ad altre femmine l’educazione e la coltura dello spirito: sole costoro partecipavano alla vita pubblica, alla fama letteraria e filosofica, all’esercizio delle arti belle; sole costoro s’accontavano e s’addomesticavano cogl’illustri politici e letterati dell’età. « Ambirono il favore degl’ingegni cospicui, e ne fomentarono de’ nuovi. Però si meritarono la stima d’insigni filosofi, e divennero gl’idoli di quel popolo entusiasta delle grazie, le dittatrici del buon gusto (Foscolo, intorno ai Dialoghi delle cortigiane di Luciano; Opere, ediz. del Le Monnier, Vol XI).» A tutta Grecia, salvo al-