sentenza s’ajuterebbe assai della testimonianza di Menandro e Strabone (x), se costoro ricisamente significassero che parlano della poetessa famosa da Mitilene. Il perchè ne resta solo propugnatore Ovidio; seguito per alcuni poeti posteriori. Trarremo anche prove dal silenzio de’ più vecchi scrittori. Là dove Erodoto parla di Saffo e della sua vita e delle opere, nulla di Faone e di Leucade; e verisimilmente il gittarsi da quel promontorio, non punto menzionato da Erodoto, non costumava per ancora, o almanco non era tornato in uso, al tempo dello scrittore (il quale curioso indagatore e narratore di simili particolari, nè taciuto l’avrebbe, nè trasandato di riandarne l’origine); massime perchè Strabone non seppe mai che altri saltasse innanzi al poeta Menandro, vissuto oltre tre secoli dopo Saffo e buon tratto dopo Erodoto. Il rimanente altresì del costui racconto dee sempre più convincere che Saffo non perisse di quella morte: perciocchè lo storico rammenta certi versi ond’ella proverbiò il fratello Carasso, quando costui riscattò e menò seco Rodope, regnando Amasi; che non governò prima del 570: cioè a dire dettolli in sui 50 anni. Ermesianatte, più antico poeta di