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sibile. E morto egli el Signore fece sotterrare e dipositare el corpo suo onorevolmente, e poi fece fare una bella cappella per l’anima sua. E quando fu fatta, la notte che la mattina vi si doveva mettere el corpo e sotterrare le sue ossa, parbe che tutti e’ dimoni dello ’nferno venissero per la lor chiesa con tanta tempesta e con tanto busso e romore che intorno a la chiesa per tutte quelle contrade non vi potè dormire persona. E la mattina quella chiesa era stata gittata nel fiume che era ine presso. E anco daccapo el Signore la fece rifare e simigliantemente la notte dinanzi che l’ossa sue vi si dovevano mettare, fur sentiti e’ sopra detti bussi e romori e la mattina la chiesa si trovò caduta infino a le fondamenta. Anco la terza volta el Signore la fece rifare e anco la notte vi fur sentiti quelli medesimi bussi e romori, ma la mattina la chiesa non aveva danno nessuno; sicchè1 quando si scavò colà dov’erano dipositate le sue ossa, non vi fu trovato di lui veruna cosa. Queste sopradette cose udii da un mio compagno, che in quel tempo era a Padova istudiente, uomo di buona conscienzia e degno di fede.

  1. Sicchè, stà invece di sino a che o bensì.