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che aveva d’usura ciò che aveva nel mondo, el costregneva che rendesse l’usura altrimenti non si poteva salvare, nè ricevarebbe da Dio grazia e misericordia de’ suoi peccati. Rispose che s’egli rendesse l’usura e’ suoi figliùoli rimarrebber povari, che per nullo modo gli voleva lassar poveri. Assai li disse al religioso, non lo potè mutare del suo proposito; sicchè tornò in corte a figliuoli, e disse 1o’ come ’l padre loro non si voleva acconciare dell’anima sua per non lassargli povari; sicchè la salute e la dannazione dell’anima del padre loro stava ne le lor mani: e pregandogli che dovessero pregare el padre loro che lassasse che l’usura si rendesse, e che s’acconciasse dell’anima sua bene diligentemente, e che se questo non facessero Idio ne gli pagarebbe, e che eglino mandavano l’anima del padre loro allo ’nferno; e che Idio lo’ ’l richiederebbe de le lor mani. E con molte altre savie parole li costregneva che ciò facessero. Allora rispose el figliuol maggiore ch’era mercatante, e disse che ciò non voleva fare per nullo modo però che non voleva rimaner povaro. Il figliuol minore che studiava tacette un poco, e poi si rivolse al fratello e con uno amaro sospiro gli disse: Ecco io non voglio essere cagione de la dannazione di nostro padre, e però ti prego che tu