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con loro insieme ne renderanno ragione nel giudicio di Dio e farannone giusta penitenzia.

Conobbi a Siena un uomo molto venerabile mercatante; costui aveva una sua donna, la quale si lisciava oltre la sua volontà, e avendonela ripresa più volte non se n’amendava e non se ne rimaneva, anco pareva che si facesse beffe di lui con dicendole:1 io ti voglio vedere col viso che Dio t’ha fatto, e non con quello che ti fa fare ’l diavolo. Sicchè all’ultimo non giovando cavelle, tenne questo modo: che recò da la bottiga un pezzo di canavaccio nuovo ben liscoso, quanto poteva tenere aviluppato in mano: e un dì doppo mangiare, essendo ella lisciata e acconcia per andare a la predica, allora costui prese ’l canavaccio ch’egli aveva arrecato da la bottiga, e posesel dietro sotto la correggia; e poi andò a lei, e fece vista di volerla abbracciare e baciare, e pose ’l braccio manco in collo, e co’ la man ritta prese ’l canavaccio ch’aveva dietro sotto la correggia, e strifiandolel per le gote, disse per certo tu non andarai fuore lisciata oltre a la mia volontà. E cosi tanto le strifinò le gote, che lei fece sanguinare, sic-

  1. Qui è difetto di sintassi; il con dicendole, referendosi al marito lega col avendola ripresa più volte.