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lutamente terra, o dall’ocra gialla che è la famosa terra di Siena.

Isvembrato e vembro. 16. 60. Si trova talvolta l’M cambiato in V negli antichi.

Inunque. Et inunque egli stette era posto a guardare. 23. 75. Sembra l’ine Senese unito all’unque. Umquam ibi ivi mai, cioè ivi appunto. Cosi l’Unguanno e l’ungueanno dei Trovatori unque annum che vale per tutto quest’anno appunto. Cosi l’intendono i nostri contadini, e il Malmantile; Le genti liviritta tutt’unguanno. Ma i Trovatori hanno ancora Ogan, che vale l’hoc annum latino.

Innudo. Fr. Filippo, ed il popolo nostro, tuttora non parla nè scrive diversamente. Rammenta il nasale Niño e Senñhor degli Spagnuoli.

Lo’. Troncamento del pronome loro, usato profusamente dai Senesi. V. Gli Statuti Volgari V. I.

Lograre. È tanto rotto e lograto che nol posso portare. 23. 80. Lograre nei conti di Mattasala è usato ancora per consumare mangiando, e vi si dice lograto in casa: cioè mangiato in famiglia.

Longa. Di Longa. Da lungi, da lontano. Più singolare è in longo paese 47. 178. In paese lontano.

Lolla. La vesticciola del grano, che sebbene in massa è leggerissima.

Lengua. E per i alla Senese. Era morto senza lengua. 25. 92. Cioè senza parlare. Gastigo da Notai che fanno parlare i morti.

Luogo. Stà sempre per Convento di Frati.

Maetro. Così il Cod. ma non ne trovo esempio. E lo ripete pochi versi appresso. Il francese antico


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