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reste pena e guai, imperò che so’ in luogo che neuna cosa mi varrebbe, nè messe nè altri offici che per me faceste dire. E detto questo sparì. Fu questo nel millequattrocento sedici all’entrata di Dicembre. De’ nomi di costoro non ho potuto sapere niente, ma solamente seppi ch’erano d’Arcidosso.


D’un uomo che avventò una pietra a la figura de la Vergine Maria.1


CAP. 62.°


Fue ne la città di Siena, nell’anno mille quattrocento, alquanti che si posero a giocare a zara una sera tardi a rincontra a la chiesa di Santo Vincenti. Fra’ quali ve ne fu uno, ch’aveva molto perduto, el quale era chiamato Lomo. Questo misero si volse verso una Annunziata ch’era dipenta ne la facciata de la chiesa, e quasi come se la Vergine Maria gli

  1. Ancora quest’Assempro è latinamente raccontato da Sigismondo Tizio, che dice averlo tratto da Codici antichi. Potè essere successo un 70 anni avanti, che esso medesimo Tizio fosse Curato in quella stessa chiesa di S. Vincenti. V. Sigis. Titii Hist. Sen. T. III. p. 794. Oggi è la Chiesa dell’Istrice.