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la scritta e pienamente fece ciò ch’ella diceva. El sopra detto assempro ebbi da un religioso degno di fede che l’udì dal figliuolo.


Come un uomo diceva che Dio non l’aveva gionto.

CAP. 57.°


Conobbi un uomo ne la città di Siena, el quale era antico e famoso usuraio. Et avenga ch’egli fusse dotato di molti vizii, non dimeno singularmente fu molto crudele inverso de le povere persone. Costui udendo dire che s’aspettava la mortalità, che venne poi nel mille trecento settanta e quattro, si recò in denari quasi ciò ch’egli aveva nel mondo; sicchè poi sopravenendo la mortalità, per non morire in quella mortalità si fuggi a Massa: ciò è una città la quale è a guardia del Comune di Siena. Et ine stette tanto che la mortalità, gli fu detto, ch’era ristata. Unde poi ritornando a Siena, e venendo in una contrada dove molto si riduceva, quasi una balestrata o poco più di longa da la casa sua venneli a riscontra alquanti uomini suoi dimestici e conoscenti, e rallegravansi co’ lui de la sua tornata, e che egli era tornato sano e lieto. E