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sti cotali guardino le feste, ma anco le vitoperano, e le disonestano, e le abbominano.1 E certamente se non s’amendaranno, per loro, non sarà mai nè festa, nè buon dì, nè mai avaranno quiete di riposo.2 Anco in æterna sæcula sæculorum ardaranno ne le pene dello ’nferno.


Miracolo.

CAP. 52.°


Dissemi un grandissimo servo di Dio, che presso a la città d’Alisandria è un campo, nel qual campo anticamente fu tagliata la testa per la santa fede a cento quaranta martiri. Sicchè poi ogni anno el dì de la festa loro insino al dì d’oggi, la mattina come si leva ’l sole, in ciaschedun luogo dove lo’ fu tagliata la

  1. Dalla parola, et non credare p. 193 v. 11 fino ad e le abominano p. 194 v. 2, è tutta una tirata che pende da quel solo primo verbo. Tentai di stabilire l’interpunzione alla meglio e secondo un senso generale: non so se ci sia riuscito.
  2. Riposando ancora non troveranno quiete o consolazione. Il avanti riposo vale dal.