Pagina:Filippo da Siena - Gli Assempri.djvu/224

192

però che non è possibile che chi vive male possa credare nessuna cosa buona. Et avenga che le cose che son dette da’ santi dottori dicono co’ la bocca che le credono, e questo dicono per non essere reputati e tenuti eretici. Però che co’ le lor gattive e prave operazioni dimostrano che non credono nessuna cosa buona, poichè nessuna cosa buona voglion fare. E quelli che voglion ben vivere, sempre gli vanno invidiando e detraendo. Anco misero et infelice dell’anima tua, se tu non vuogli credare a le cose sopradette, pruova questo miracolo che seguita cioè. Prende del pane che sia macinato, o certo, o cotto in domenica, e portane a una peschiera di pesci, e gittolo’ de le briciole di quel pane, e vedrai manifestamente che nullo pesce ne prendarà mai nessuna briciola. E però, uomo misero, considera la tua mala vita, e quanto tu se’ degno dell’ira di Dio vedendo che le bestie irrazionali, e gli animali bruti guardano le feste e rendono onore e reverenzia a Dio lor creatore, et a’ suoi Santi. E tu solo, uomo misero villano e sconoscente et ingrato di tanti doni e benefici, quanti t’ha fatti e fa continuamente el tuo Creatore e Redentore, e massimamente che t’ha ricomprato del suo prezioso Sangue sul legno de la croce con tanta pena, e con