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guardano da’ peccati come debbano, anco molti più peccati e’ più abbominevoli fanno e’ di de le feste che gli altri dì. E però molto sarebbe minor male ch’eglino stessero a lavorare, e far cavelle co’ le mani segretamente ne le case loro, che star tutto di oziosi facendo male, e dicendo peggio, e tutto di mangiando e bevenlo, come le bestie. E certamente Idio fa coloro come dice ’l proverbio, cioè a mal fare è mal pagare. Però che se i miseri considerassero ne’ fatti loro, vedrebbero che i lor beni sempre diminuiscono, et in tutte le lor cose sempre viene lo schiantimo. Et ispesse volte di gran ricchezze1 vengono in gran povertà. E veramente com’eglino hanno poca cura di Dio, così Dio n’avarà poca e meno di loro, se morranno in quello stato. Però che le feste non son fatte per godere e rallegrarsi col mondo e col diavolo, anco son fatte per rallegrarsi con Dio, e co’ suoi Santi. Unde seguita che chi si rallegrarà col mondo e col diavolo, godarà col diavolo e co’ la sua compagnia, come avarà meritato: e chi si rallegrarà con Dio, godarà con Dio e co’ suoi santi in vita

  1. Ricchezze, intese per patrimoni, o per tesori raccolti.