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tali. El sopra detto assempro ebbi da un grandissimo servo di Dio.


Come una donna che cosse ’l pane la Dimenica volendolo poi sfornare era tutto sanguinoso.

CAP. 48.°


Dissemi un mio balio che essendo egli giovano, venne questo caso ne la villa sua che si chiama la Villa al Piano, presso a la città di Siena per ispazio di quattro miglia.1 Ciò fu che una contadina sua vicina, vedendo un sabbato ch’ella non aveva pane per se e per la sua fameglia, per lo dì de la Domenica che seguitava, e per lo lunedì che anco era una festa solenne; per non patir disagio d’averlo accattare, o d’averlo a comprare, fece come fanno quelle persone che non hanno reverenzia nè devozione nè a Dio, nè a’ suoi Santi, però che cosi lavorano e fanno cavelle e’ di de le feste come e’ di feriali. E se pur si guardano di non lavorare e di non far cavelle co’ le mani, per ispirazione diabolica non si

  1. Accenna ad un casale del Piano del Padule di Cavaglione, ora detto Palazzo al Piano.