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stasse la mano io peccarei mortalmente, però che per nulla cagione l’uomo non si debba far male egli stesso, et offendare nè Idio e’ suoi Santi, perocchè di questo male che io mi farei non n’avarebbe utilità nè voi nè persona. Sicchè ’l padre chiamò el terzo figliuolo e dissegli le simiglianti parole. Allora el figliuolo gli rispose e disse: questo che voi volete che io faccia è un tentare Idio, e arebbelo molto per male ch’io mi guastasse la mano io stesso, et anco chiunque l’udisse direbbe che io fusse stato una bestia a far per non cavelle sì fatta pazzia. Allora l’usuraio fu compunto nel suo cuore et alluminato da Dio ne la mente, e mandò per lo sopradetto religioso e con molto pianto e con molta contrizione se li rendè in colpa, pregandolo che egli dovesse acconciarlo dell’anima in qualunque modo vedesse d’acconciarlo meglio per l’anima sua; però ch’egli era apparecchiato di fare pienamente ciò ch’egli el consigliasse, e che voleva lassare che l’usura si rendesse pienamente. E fermamente prometteva che s’egli guarisse, che pienamente la rendarebbe egli stesso. E disseli come aveva provato e’ suoi figliuoli, e come avevano risposto, e che vedeva ch’eglino non gli avevano amor nessuno, se non per la robba ch’eglino aspettavano che lor rimanes-